Incontro con il Governo
Palazzo Chigi – 20 febbraio 2023

Documento di sintesi e proposte

1. Premessa
Il Superbonus e l’ecobonus in generale con la possibilità di sconto in fattura/cessione del credito hanno, di fatto, reso possibili interventi di
efficientamento energetico anche a chi non disponeva di risorse economiche adeguate. La misura ha rimesso in moto un settore chiave dell’economia italiana, che è statoduramente colpito dallo stop alle attività produttive del 2020, ma i cui investimenti si contraddistinguono per gli effettimoltiplicativi che trasmettono al restodell’economia.
Ha contribuito in maniera non trascurabile alla crescita del Pil, registrata nel 2021,che può essere in parte attribuita certamente alla ripresa del settore dellecostruzioni trainato dal Super ecobonus e che ha favorito il boom anche delle produzioni di materiali di fornitura (l’arredo casa e la ceramica sono tra i principalisettori italiani anche nell’export) e dei servizi necessari ai cantieri.

Certamente rappresenta un rilevante impegno di risorse per lo Stato seppur a fronte di entrate tributarie che ne contengono, in parte, la portata.

I 224 interventi1 su detrazioni fiscali edilizie e superbonus hanno favorito l’incertezza e complicato oltremisura il sistema.
Il recente D.L. dà l’occasione per aprire un tavolo di lavoro e confronto. Da parte nostro l’approccio è, come sempre, caratterizzato dal senso di responsabilità che ci contraddistingue, ponendo, però, al centro della nostra azione la salvaguardia delle migliaia di imprese che rischiano la chiusura mettendo a repentagli innumerevoli posti di lavoro del comparto.

2. Proposte di intervento in tema di cessione/sconto in fattura Confartigianato ritiene necessario percorrere tre vie:
– trovare una soluzione ai crediti incagliati;
– introdurre miglioramenti ai contenuti del D.L. n. 11/2023;
– fissare le linee di indirizzo per il futuro dei bonus.

1 Interventi normativi e di prassi
2.1 Soluzione al problema dei crediti incagliati

Il D.L., in maniera positiva, ha fornito certezze ai cessionari in termini di responsabilità solidale, garantendo, pertanto, tranquillità agli operatori su tale versante. Alla luce anche di tale elemento, si propongono tre ambiti di intervento per risolvere il problema dei crediti incagliati, crediti che, si ricorda, sono legittimamente sorti e sono rimasti nei cassetti delle imprese che hanno concesso
lo sconto in fattura:

• aumentare la capacità di “assorbimento” dei crediti da parte del sistema creditizio permettendo agli istituti di compensare i crediti da loro
acquisiti con parte dei debiti contenuti nei modelli F24 presentati ai loro sportelli dalla clientela;

• intervento di acquisto dei crediti da parte di un acquirente pubblico di ultima istanza. Tale intervento si rende particolarmente necessario per i crediti di importo più ridotto in quanto per i cessionari (in primis le banche) la gestione degli acquisti degli stessi risulta poco appetibile in quanto meno remunerativa;

• ampliare, per i beneficiari di crediti per i quali la detrazione è riconosciuta in 4 o 5 anni (principalmente superbonus e sismabonus), l’arco temporale
di utilizzo dei crediti in compensazione. In assenza della necessaria capienza fiscale, i beneficiari perdono, infatti, parte dell’agevolazione.

2.2 La gestione del periodo transitorio

Il D.L. prevede che possono continuare a cedere i crediti coloro che alla data di entrata in vigore dello stesso avevano presentato la comunicazione di inizio lavori (CILA) o avviato i cantieri.

Si propone di rinviare, con un provvedimento d’urgenza, almeno di un mese la data entro la quale è necessario aver presentato la CILA per poter mantenere la possibilità di cessione/sconto del credito;

Inoltre, considerato che i lavori di edilizia libera non sono assistiti da CILA e che appare estremamente difficile individuare gli elementi per comprovare l’iniziodei lavori stessi, si propone di mantenere il regime dello sconto in fattura/cessione, nei casi in cui ad esempio entro il 31 marzo 2023 venga redatto per iscritto un contratto, con data certa, dal quale risulti l’impegno ad avviarli entro un ravvicinato termine successivo. In tal modo, i beneficiari dell’agevolazione avranno tempo per avviare i lavori e tenere in evidenza gli
elementi di prova dell’intervenuto inizio.

3. Aprire da subito un tavolo di confronto per il futuro dei bonus Confartigianato, a maggior ragione in conseguenza del blocco di cessione/scontoin fattura, ritiene urgente, e non più rinviabile, l’apertura di un Tavolo di confronto con il Governo sul futuro dei bonus anche alla luce della transizione green di cui alla proposta di direttiva sull’efficientamento degli edifici
in discussione a livello comunitario. Confartigianato è dell’avviso che il raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico degli edifici non possa essere raggiunto, seppur viene mantenuto in essere un sistema di agevolazioni sotto forma di detrazioni fiscali,
se per alcune fattispecie non viene garantita la possibilità di sconto in fattura/cessione dei crediti.
La cessione/sconto deve, senz’altro, ad esempio essere garantita a beneficiari della detrazione con redditi di riferimento sotto una determinata soglia.

In tal modo si darebbe la possibilità di realizzare gli interventi sulle abitazioni principali a soggetti con redditi bassi che, in assenza della citata possibilità, non potrebbero permettersi di avviare alcuna opera di miglioramento.

Più in generale, però, a fattor comune, si propone di mantenere:

• la cedibilità del credito per una percentuale della detrazione ammessa;
• la cessione/sconto solo in relazione ad immobili che presentano una classe energetica particolarmente bassa o ridotti requisiti sismici
privilegiando, quindi, gli interventi in cui si ravvisa una urgente necessità di incremento dell’efficienza energetica dell’edificio o della messa in sicurezza strutturale.

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